Cos'è e come si utilizza il microfotovoltaico a spina

Microfotovoltaico a spina: una soluzione sostenibile

Nel campo delle energie rinnovabili, innovazione e tecnologia sono 2 aspetti fondamentali per uno sviluppo sempre più sostenibile e alla portata di tutti. Il microfotovoltaico a spina si inserisce all’interno di questo contesto.
Utilizzato già da diverso tempo in Svizzera e nei Paesi Bassi, di recente è arrivato anche in Italia. Si tratta di un impianto fotovoltaico di dimensioni ridotte, adibito alla produzione di energia elettrica a km 0 per l’attivazione dei piccoli elettrodomestici: basta collegarlo direttamente alla presa della propria abitazione.

 

 

Cos’è il microfotovoltaico e quali sono le sue caratteristiche

Come suggerisce la parola, il microfotovoltaico è un piccolo impianto fotovoltaico: il pannello pesa all’incirca 25 kg e ha una superficie di 1,50 m. Rappresenta sicuramente una soluzione innovativa nel contesto delle energie rinnovabili e dell’autoproduzione di energia elettrica a livello domestico. Per dimensione e comodità, può essere posizionato tranquillamente sul balcone, sulla facciata o nel giardino della propria abitazione, senza la necessità di dover presentare alcuna richiesta o autorizzazione in particolare per procedere alla sua installazione. Per questo motivo non necessita di una specifica manutenzione o di un sistema di monitoraggio. Un microfotovoltaico è in grado di produrre circa 350 kWh/annui di energia: questo permette una riduzione dei costi energetici e un risparmio in bolletta.

 

Come funziona il microfotovoltaico a spina

Il microfotovoltaico a spina o "plug & play" è molto semplice da utilizzare. Come accennato nell’introduzione, per farlo funzionare bisogna collegarlo a una comune presa della corrente elettrica all’interno della propria abitazione. Così facendo avrete energia a km 0, utile per il funzionamento degli elettrodomestici.
In genere, è composto da:

 

  • 1 pannello (monocristallino o policristallino) con potenza inferiore o uguale a 350 W;
  • 1 micro inverter, ossia lo strumento che converte la corrente prodotta dal pannello in corrente utilizzabile dall’impianto elettrico domestico;
  • 1 telaio di supporto e delle staffe per fissare e installare il pannello;
  • 1 cavo e 1 spina schuko.

 

 

Microfotovoltaico o fotovoltaico: quali sono le differenze?

Microfotovoltaico e fotovoltaico hanno la stessa funzione, ovvero la produzione di energia elettrica. Tuttavia, presentano una serie di differenze. Prima fra tutte, la dimensione. Come si è potuto intuire, un microfotovoltaico è molto più piccolo rispetto a un fotovoltaico che può avere una grandezza medio-grande (essendo composto da più pannelli).

 

Di conseguenza, anche i lavori di ristrutturazione o manutenzione saranno minimi o pressoché nulli se si tratta del microfotovoltaico, diversamente aumenterano i lavori di ristrutturazione nel caso del fotovoltaico. La stessa cosa varrà per i costi: molto più contenuti per un microfotovoltaico rispetto a un fotovoltaico che costerà maggiormente.


Un’ultima differenza la si può notare nella quantità di energia prodotta annualmente. In relazione alla loro dimensione, un microfotovoltaico raggiunge i 350 kWh/annui, mentre un fotovoltaico i 3.000 kWh/annui.