La bolletta elettrica del condominio serve a pagare l'energia necessaria a illuminare le scale ma anche ad alimentare gli impianti di comune utilità come quello dell'ascensore. Viene divisa tra tutti i condomini, ma non in parti uguali.
Le regole per la ripartizione delle spese della luce in condominio sono le stesse che regolano altri ambiti della vita condominiale ma possono essere ignorate per adottare regole diverse ma solo se l'assemblea condominiale accetta questa variazione all'unanimità.
Come dividere la bolletta della luce delle scale in condominio
La bolletta della luce rientra nelle spese di godimento, cioè quelle che non servono a conservare integra la struttura dell'edificio ma che permettono ai condomini di usufruire degli spazi comuni.
Il sistema normalmente utilizzato per la ripartizione delle spese è quello dei millesimi. Quando un condomino acquista un appartamento dello stabile viene in possesso di una certa percentuale dei millesimi associati al valore totale dell'edificio. Tale percentuale si calcola mettendo in relazione il valore di ogni singolo appartamento con il valore dell'intero edificio.
Sulla base di tali millesimi ogni condomino partecipa in quote differenti alle spese di ristrutturazione, alla manutenzione degli impianti comuni e, naturalmente, al pagamento della bolletta della luce del condominio. Da questa suddivisione deriva che i condomini pagano cifre diverse tra loro quando si tratta di pagare la luce delle scale del condominio ed è una situazione perfettamente normale.
Nella maggior parte dei casi però gli appartamenti al piano terra di un edificio, ammesso che ve ne siano, pagano una quota inferiore della bolletta elettrica perché gli inquilini non utilizzano l'ascensore e si limitano all’accensione della luce delle scale.
Vale la pena sottolineare che è possibile utilizzare come riferimento la stessa tabella millesimale valida per le altre necessità del condominio ma è anche possibile creare una tabella millesimale dedicata alla ripartizione delle spese della luce, creata sulla base dei consumi reali dei condomini e non sul valore delle loro singole proprietà.
Esempio della ripartizione delle spese per la luce condominiale
Per questo esempio partiamo dal presupposto che ad ogni millesimo è associata una quota fissa di 2 euro per la bolletta della luce condominiale.
I condomini che posseggono 250 millesimi dovranno versare 500 euro annui mentre i condomini che posseggono 400 millesimi dovranno versare 800 euro annui.
Un'altra possibilità da prendere in considerazione per dividere le spese della luce condominiale consiste nel definire una quota individuale e moltiplicare tale quota per le persone che risiedono in un appartamento. Questo significa che le famiglie più numerose pagheranno di più rispetto alle persone che abitano da sole o in nuclei familiari molto ristretti.
Chi paga la bolletta della luce delle scale del condominio tra proprietario e affittuario?
A prescindere dalle regole di suddivisione delle quote per il pagamento della bolletta elettrica del condominio, quando un appartamento viene affittato è sempre l'affittuario a doversi fare carico di queste spese.
Le spese di gestione ordinaria dell'edificio, come quelle relative agli interventi di ristrutturazione, saranno invece a carico del proprietario.