Autolettura del gas in ritardo: cosa è previsto?

La lettura del contatore del gas permette di registrare correttamente l'effettivo consumo di gas da parte di un nucleo familiare, quindi di determinare in maniera molto precisa l'importo della bolletta. I contatori più moderni sono in grado di comunicare i dati direttamente all'azienda in via digitale. In questo caso non è necessario farsi carico della lettura dei dati e non si deve nemmeno attendere la visita di un incaricato dell'azienda.

 

Cosa accade se la lettura del contatore del gas viene effettuata in ritardo?

Secondo la norma di legge il distributore dovrebbe rilevare:

  • almeno una volta lo anno un contatore che registra un consumo annuale medio fino a 500 metri cubi di gas;
  • 2 volte l’anno se il contatore registra in media un consumo annuo tra i 500 e i 1.500 metri cubi;
  • 3 volte l’anno se registra in media un consumo annuo tra i 1.500 e i 5.000 metri cubi.

Infine, un contatore che registra un consumo medio annuale oltre i 5.000 metri cubi di gas dev'essere controllato almeno una volta al mese.
Il distributore deve compiere un tentativo di lettura. Si parla di tentativo e non di una lettura certamente effettuata perché il contatore non sempre è accessibile (per esempio se si trova all'interno di un'abitazione ed il cliente è assente oppure se è necessario che una persona apra un portone o un cancello).
In questi casi è l'azienda distributrice a incaricarsi direttamente della lettura del contatore che, se non viene effettuata durante la periodicità prevista, permetterà all’utente di ricevere un rimborso pari a 35€ per ogni lettura non eseguita nei termini previsti.
Il distributore passa per normativa ma non è detto che passi nel periodo in cui andrebbe data la lettura alla propria società di vendita ai fini del conguaglio. 

 

Cosa succede se si invia l'auolettura del gas in ritardo?

Si intende per autolettura del contatore il rilevamento autonomo dei dati da parte dell'utente che dovrà poi inviarli alla propria azienda fornitrice attraverso i canali indicati dall'azienda in questione. Come avviene per la lettura, anche l'autolettura tempestiva mette al riparo l'utente da pagamenti eccessivi.
Qualora l'autolettura non dovesse essere comunicata nei tempi richiesti non bisogna preoccuparsi: anche se si dovesse pagare più di quanto effettivamente consumato, basterà inserire l’autolettura cosicché la prima fattura utile sia emessa con conguaglio ed eventuali importi non dovuti saranno compensati o rimborsati.
Questa restituzione sarà visibile sotto forma di voce negativa nella sezione letture del contatore all'interno della bolletta. L'azienda calcolerà quanto avrebbe dovuto spendere l'utente sulla base dei suoi effettivi consumi e sottrarrà il surplus pagato nella bolletta precedente.
Val la pena di ricordare, comunque, che se non ci sono particolari oscillazioni dei consumi, saltare un'autolettura non porta necessariamente al pagamento di bollette esorbitanti, perché l'azienda terrà conto dei consumi medi registrati grazie alle letture o alle autoletture precedenti.
Ovviamente se dall'ultima autolettura inviata i consumi sono nel frattempo drasticamente diminuiti, si potrebbe ricevere una bolletta molto alta rispetto a quanto effettivamente consumato dopo l’autolettura e sarà necessario effettuare una autolettura e attendere il conguaglio per tornare in pari.
Si può fare autolettura una volta al mese ma per essere certi di andare sempre a conguaglio bisogna dare la lettura nel periodo indicato in bolletta.