Sempre più spesso si parla di sostenibilità ambientale e risparmio energetico. In particolare, l’attenzione è rivolta verso le energie rinnovabili tra cui, al primo posto, troviamo l’energia solare. In Italia, infatti, sono sempre più diffusi gli impianti fotovoltaici. Perché siano sempre al passo con i tempi e sempre più moderni si parla di revamping fotovoltaico. Ma di cosa si tratta?
Cos’è il revamping fotovoltaico
Il termine revamping deriva dall’inglese "to revamp", che significa migliorare, rinnovare e ristrutturare. Quindi, quando si parla di revamping fotovoltaico si intendono tutte le tecniche utili per modernizzare, migliorare e potenziare gli impianti fotovoltaici. Infatti, per quanto la loro durata sia stimata intorno ai 25/30 anni sono spesso soggetti a malfunzionamenti e cali di produzione. Grazie al revamping, le prestazioni dell’impianto vengono ottimizzate, anche a fronte di un risparmio energetico ed economico in bolletta.
Le linee guida degli interventi e delle modifiche di revamping fotovoltaico sono disciplinate e indicate all’interno di un documento redatto dal Gestore Servizi Energetici (GSE) del 2016.
Come funziona il revamping fotovoltaico
Le tecniche di revamping fotovoltaico sono diverse. Tra le principali:
- sostituzione, rimozione e nuova installazione di moduli e inverter;
- spostamento dei moduli, anche parziale;
- modifica del regime di cessione in rete;
- variazione del codice identificativo del punto di connessione.
In caso di sostituzione, rimozione e nuova installazione è importante rispettare le linee guida indicate dal GSE (Gestore Servizi Energetici) per sfruttarne gli incentivi proposti:
- gli impianti fotovoltaici inferiori a 3 kW di potenza non devono comunicare al gestore la modifica, salvo in caso di incremento della potenza;
- gli impianti fotovoltaici superiori a 3 kW di potenza devono comunicare al gestore la modifica entro 60 giorni dal termine dei lavori;
- gli impianti fotovoltaici fino a 20 kW di potenza non possono incrementare la potenza dell’impianto di partenza oltre il 5%;
- gli impianti fotovoltaici superiori a 20 kW di potenza non possono incrementare la potenza dell’impianto di partenza oltre l’1%;
- gli inverter che devono essere sostituiti devono essere a norma CEI;
- sugli impianti fotovoltaici realizzati con il Primo Conto Energia (un programma per incentivare la diffusione del fotovoltaico) non possono essere installate le batterie di accumulo.
Perché conviene il revamping fotovoltaico
Sono diversi i vantaggi offerti dagli impianti fotovoltaici e dal revamping, oltre al miglioramento e potenziamento dell’impianto stesso.
- Sostenibilità: modificando e modernizzando gli impianti fotovoltaici, l’obiettivo è quello di evitare gli sprechi in favore di una maggiore efficienza energetica e un maggior risparmio in bolletta.
- Digitalizzazione degli asset: lo scopo è quello di inserire in un’unica piattaforma i dati energetici di produzione e consumo, che consenta un monitoraggio attivo e da remoto.
- Detrazioni fiscali: Il revamping fotovoltaico rientra nelle attività di manutenzione ordinaria per i condomini, per cui è possibile usufruire di una detrazione fiscale del 50% sui costi.
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